BT Italia – Comunicato unitario su Accordo 21 giugno 2023

In data 21 Giugno, presso il Ministero del Lavoro, al 75simo giorno della procedura di riduzione del personale avviata da BT Italia lo scorso 6 aprile, è stato raggiunto l’accordo tra l’azienda, le Segreterie nazionali e territoriali di Uilcom Uil, Slc Cgil, Fistel Cisl e le RSU che scongiura i 128 licenziamenti annunciati su una platea di 477 lavoratrici e lavoratori. L’accordo, raggiunto nell’ultimo giorno utile, è stato il frutto di una lunga ed estenuante trattativa, partita con una posizione intransigente aziendale, indisponibile a individuare soluzioni non traumatiche che evitassero la perdita dell’occupazione per 128 lavoratrici e lavoratori. L’intesa prevede un mix tra ammortizzatori sociali ed incentivi all’esodo, partendo dal ritiro della procedura di licenziamento. Nella fattispecie l’azienda applicherà la cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi per la durata di 12 mesi, per tutti i 477 lavoratori, con una percentuale media massima del 35%. La procedura di licenziamento chiusa con unico criterio, in deroga alla legge, della “non opposizione” prevede la possibilità, per le lavoratrici ed i lavoratori che intendessero aderire, un piano di incentivi all’esodo declinato per periodo di adesione: – entro il 31 luglio 39 mensilità; – entro il 30 agosto 31 mensilità; – entro il 30 settembre 23 mensilità; – entro il 31 marzo 2024 12 mensilità. Le mensilità sopra indicate sono da intendersi riferite ad 1/12° della retribuzione ordinaria lorda annua fissa individuale, spettante al singolo dipendente alla data di cessazione del rapporto di lavoro, con esclusione delle voci retributive variabili. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil dopo aver ricevuto ampio mandato nel corso delle partecipatissime assemblee svolte con le lavoratrici ed i lavoratori di BT Italia hanno sottoscritto l’accordo in sede ministeriale. Una mediazione difficile, raggiunta dopo una trattativa tutta in salita, che impatterà in modo importante sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori, ma che scongiura i licenziamenti traguardando, almeno per 16 mesi una garanzia occupazionale che si spera di poter estendere ulteriormente al termine dell’accordo siglato.